giovedì, Dicembre 12, 2024

Cosa si intende con il termine comorbidità in psicologia?

Cosa sono le comorbidità in psicologia e quali sono le più comuni tra disturbi d'ansia, depressione, alimentari e comportamentali.

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Partiamo dall’etimologia del termine “comorbidità”. La parola deriva dalla lingua latina e, come spesso accade, si tratta della combinazione di due elementi: “com-” e “-morbiditas”. “Com-” è un prefisso che significa “con” o “insieme”, mentre la parola “morbiditas” significa “malattia”. Etimologicamente, si riferisce alla presenza congiunta o simultanea di più malattie o disturbi in un singolo individuo. Nel panorama scientifico degli anni ’70, è emersa per la prima volta grazie al medico epidemiologo Alvan Feinstein. Egli ha utilizzato questo termine per descrivere la compresenza di una o più condizioni patologiche aggiuntive in un paziente già affetto da una malattia primaria, specificando come due condizioni mediche diverse possano influenzare reciprocamente il decorso e il trattamento di ciascuna.

Comorbidità in psicologia

Definizione

In psicologia, la comorbidità indica la coesistenza di due o più disturbi psicologici o condizioni mentali all’interno dello stesso individuo. Questi disturbi interagiscono in modi che possono complicare significativamente sia la vita del paziente sia il compito di chi fornisce cure-

Impatto sul trattamento

La presenza di comorbidità psicologica può confondere i contorni di una diagnosi, con i sintomi di un disturbo che mascherano o esacerbano quelli di un altro. Le strategie terapeutiche che sono efficaci per un disturbo possono interferire o risultare controindicate per un altro, presentando sfide uniche nella cura del paziente.

Le più frequenti comorbidità in psicologia

Disturbi d’ansia e depressione

Tra le comorbidità più comuni si annoverano i disturbi d’ansia e la depressione, che spesso si presentano congiuntamente, complicando il quadro clinico del paziente.

  • Esempi comuni: disturbo d’ansia generalizzata e depressione maggiore.

Disturbi alimentari e disturbi dell’umore

I disturbi alimentari come l’anoressia nervosa e la bulimia possono spesso coesistere con disturbi dell’umore come la depressione bipolare e la depressione maggiore.

  • Interazioni tipiche: le fluttuazioni dell’umore possono esacerbare i comportamenti alimentari disfunzionali e viceversa.

ADHD e disturbi comportamentali

L’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) è frequentemente associato a disturbi comportamentali come il disturbo oppositivo-provocatorio e il disturbo della condotta.

  • Dinamiche comuni: i problemi di attenzione e iperattività possono complicare il trattamento dei disturbi comportamentali, richiedendo un approccio integrato.

Dipendenza e disturbi psicotici

La dipendenza da sostanze può essere comorbidità frequente con disturbi psicotici come la schizofrenia.

  • Complicazioni nel trattamento: l’uso di sostanze può peggiorare i sintomi psicotici o viceversa, rendendo essenziale un approccio di trattamento coordinato.

Comorbidità nei disturbi di personalità

I disturbi di personalità si manifestano in forme spesso intricate e ricche di sfaccettature, evidenziando così la frequenza e la complessità delle comorbidità in questo campo. La condivisione di tratti tra disturbi diversi, come nel caso del disturbo borderline di personalità e del narcisismo patologico, può confondere i clinici durante la fase di diagnosi. Questi disturbi, pur presentando sintomi che a volte sembrano sovrapporsi o esistere simultaneamente, introducono sfide notevoli tanto nella loro identificazione quanto nel loro trattamento.

  • Sovrapposizione e differenze: La sovrapposizione di caratteristiche si manifesta in comportamenti impulsivi e una percezione di sé instabile, comuni a entrambi i disturbi. Tuttavia, si distinguono per la grandiosità e la mancanza di empatia tipiche del narcisismo patologico, contrapposte alle intense paure di abbandono e alla turbolenza emotiva del disturbo borderline. Alle volte, risulta particolarmente critico riconoscere la tipologia di narcisismo covert (nascosto), poiché la sua introversione potrebbe ben nascondere quelle che sono in realtà i suoi desideri di grandezza.
  • Difficoltà diagnostiche: la complessità di questi quadri clinici impone ai professionisti della salute mentale di procedere con cautela, evitando diagnosi affrettate o errate. Una diagnosi accurata si fonda sull’osservazione prolungata e dettagliata dei comportamenti e delle esperienze emotive del paziente, cercando di delineare i contorni di ogni disturbo nel contesto della loro interazione.

Approccio multidisciplinare

La gestione della comorbidità in psicologia richiede un’approfondita valutazione clinica e una pianificazione del trattamento che sia personalizzata per il paziente. Spesso, è necessario adottare un approccio multidisciplinare, un metodo che richiama la collaborazione di professionisti da svariate discipline.

Questo approccio multidisciplinare non è altro che l’integrazione delle competenze di specialisti diversi. Le loro conoscenze unite, permettono di affrontare la complessità dei casi che non potrebbero essere gestiti efficacemente da una singola specializzazione. Questa metodologia trova applicazione in vari ambiti come la medicina, la ricerca, l’educazione e la gestione di progetti di ampia portata, mirando a fornire una soluzione olistica e ben arrotondata che risponda alle molteplici esigenze del paziente.

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La redazione di Psicologia Narrativa si occupa di informare su tutte le novità in campo scientifico e psicologico, di approfondire argomenti sui fenomeni di massa e sociali.

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