Nel cuore pulsante della nostra società, esistono battaglie taciute, combattute in silenzio da coloro che spesso restano invisibili. Le sfide della salute mentale, dai tormenti della depressione agli assalti d’ansia, vivono nell’ombra, mascherate da normalità apparente. Pazienti fantasma, etichettati e spesso reietti, combattono soli, temendo giudizi severi e incomprensioni.
La crescente onda di disturbi mentali
In Italia, il tessuto della salute mentale si sta sfilacciando sotto il peso di una crisi silenziosa. Oltre il 5% della popolazione – quindi circa 3 milioni di italiani – soffre di gravi disturbi psichici, un numero che raddoppia se si considerano forme più lievi come gli attacchi di panico. Le statistiche rivelano un aumento di sintomi depressivi tra i giovani adulti e sottolineano l’impatto maggiore su donne, anziani, e su coloro che vivono in condizioni di vulnerabilità sociale ed economica.
L’isolamento sociale, l’abuso tecnologico, e varie dipendenze stanno alimentando questa ondata di ansia e depressione. Le donne e gli anziani si trovano particolarmente esposti, affrontando rispettivamente un aumento dei disturbi d’ansia e un rischio elevato di demenza e altre patologie neurodegenerative.
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Salute mentale: il risveglio dell’attenzione istituzionale
Di fronte a questa crescente epidemia, la Società Italiana di Psichiatria ha elevato un appello vibrante alle autorità durante la Giornata Mondiale della Salute Mentale avvenuta lo scorso giovedì, 10 ottobre. La salute mentale, come sottolineato da Emi Bondi (Presidente della SIP), deve essere vista e trattata come un diritto fondamentale di ogni cittadino. Con l’annuncio di un nuovo piano nazionale per la salute mentale, si cerca di rafforzare le strategie di prevenzione, trattamento e riabilitazione.
Autolesionismo e suicidi
Nonostante i progressi della scienza e la crescente consapevolezza, i servizi sanitari lottano a rispondere efficacemente. Le ASL in diverse regioni italiane segnalano aumenti significativi delle richieste di aiuto, con una marcata crescita del malessere psicologico post-pandemia. Particolarmente allarmante è l’escalation di autolesionismo tra bambini e adolescenti, segnale di una profonda crisi sottostante. Le cifre sono stark: se tutte le persone che tentano il suicidio riuscissero, i numeri sarebbero venti volte superiori. Tuttavia, i dati mostrano anche una riduzione del tasso di suicidi, segno di un miglioramento. Telefono Amico Italia registra un aumento delle chiamate, un indicatore sia della crescente disperazione e d’altro canto, almeno, la positiva volontà di cercare aiuto.