Oscar Wilde, e le frasi sulla delusione, forse sono tra le più note. Nonostante il suo tono di voce tagliente, affronta il tema in maniera ironica e sottile, solo come un vero inglese sa fare. Molte delle sue opere toccano questo tipo di argomentazione, vista come una parte inevitabile dell’esperienza umana, legata spesso alle aspettative non realizzate e agli ideali irraggiungibili.
In numerose commedie, Wilde, esplora come le aspettative e i desideri, in genere, portano ad affrontare delusioni, enfatizzato tutto dalla sua epoca. Il suo approccio alla delusione è frequentemente intrecciato con temi di vanità, superficialità e l’illusione dell’immagine, suggerendo che la delusione può derivare dall’importanza eccessiva attribuita alle apparenze e dalle speranze mal riposte.
Oscar Wilde, frasi sulla delusione
- La vita è una grande delusione.
- Gli uomini si sposano per stanchezza, le donne per curiosità: entrambi ne rimangono delusi.
- Il segreto della vita è apprezzare il piacere di essere terribilmente, terribilmente delusi.
- Siamo tutti nella fogna, ma alcuni di noi guardano le stelle.
- Noi non siamo mai più fedeli a noi stessi di quando siamo incoerenti.
- Se vuoi comprendere gli altri devi intensificare il tuo individualismo.
- In ogni singolo momento della vita si è ciò che si deve diventare non meno di ciò che si è stati.
- Quando si è innamorati si comincia con l’ingannare sé stessi. E si finisce con l’ingannare gli altri. È questo che il mondo chiama una storia d’amore.
- Fai qualche sacrificio per la tua arte e sarai ripagato, ma chiedi all’arte di sacrificarsi per te e potrebbe arrivarti un’amara delusione.
- La vita ci inganna con le ombre. Lo chiediamo per piacere. Ce lo dà con amarezza e delusione alle spalle.
La delusione nelle opere di Oscar Wilde, non è semplicemente un’emozione passeggera, ma un filo dorato che intesse la trama della sua visione del mondo, un riflesso della complessa interazione tra l’individuo e le aspettative della società. Le sue opere, infatti, sono permeate da un mix distintivo di arguzia, satira e profondità emotiva, e riflettono una profonda comprensione della natura umana e delle sue contraddizioni.
Nel cuore della sua opera
Ne Il ritratto di Dorian Gray, Wilde esplora magistralmente la frustrazione radicata nella vanità e nell’ossessione per l’apparenza. Sedotto dall’illusione dell’eterna giovinezza, il protagonista sperimenta una profonda delusione derivante dal tradimento dei propri valori morali, un monito contro la vacuità dell’esistenza quando è guidato solo dall’estetica.
Sulle scene delle sue commedie
Le commedie di Wilde, anche queste ricche di arguzia, si fanno portavoce di una critica sociale pungente, mettendo in luce la delusione che nasce dall’ipocrisia e dall’artificialità delle convenzioni sociali. “L’importanza di chiamarsi Ernesto” diventa così una finestra aperta sulla delusione delle relazioni umane fondate su premesse false, su un gioco di maschere che allontana dall’autentica connessione tra esseri.
Nei suoi scritti più intimi
“De Profundis” si rivela come un’opera dove la delusione si fa più intima e personale, un’esplorazione del dolore e della sofferenza che segue la perdita dell’innocenza e la consapevolezza delle proprie cadute. Wilde, con profondità senza pari, trasforma la delusione in una forza catartica, capace di spingere verso una comprensione più matura di sé e dell’esistenza.
In queste riflessioni, Wilde non si limita a descrivere la delusione come un sentimento di mancata aspettativa, ma la eleva a uno strumento di introspezione e crescita. La delusione diventa così un crocevia, un momento di svolta che, seppur doloroso, invita all’autoesame e alla riscoperta di valori più autentici e duraturi. Wilde ci insegna che, nella delusione, può risiedere la chiave per una rinnovata apprezzazione della bellezza, non quella superficiale, ma quella profonda e vera che arricchisce l’anima.